martedì 27 giugno 2017

Amici Su  2  Ruote

Un giorno con un amico speciale


pubblicato su LiberaLaMentepress
Numero TRE - Giugno2017



a cura di                                Giovanna Spatola
Antonino Bignone
Borkowska Jolanta - IV E   AFM
                                   Cataldo Valentina - IV E   AFM
Montaperto Vanessa - IV E   AFM
Montalto Andrea  - IV E   AFM
Mirko  -  IV E   AFM



La classe 4E, dell’ I.S. Duca Abruzzi- Libero Grassi di Palermo, ha partecipato a un progetto sull’integrazione della disabilità in classe, nell’anno scolastico 2015/2016.
Il progetto è stato pensato dalla Dr.ssa Giovanna Spatola, che è stata affiancata dal Prof. A. Bignone, referente H dell’istituto, nell’attività di sensibilizzazione della classe al tema della disabilità e alla scoperta del mondo in  carrozzina.

Dagli incontri è nata l’idea di fare un’intervista alla gente comune per capire come loro reagiscono alla disabilità e per farla riflettere su quanto la città sia poco funzionale per chi, come il nostro compagno in carrozzina, Mirko, necessita di spostarsi e prendere mezzi pubblici per vivere la città come tutti.

Andrea racconta che: “Iniziando a passeggiare per la città con il mio compagno, mi sentivo motivato e curioso nel conoscere il pensiero della gente e la loro storia”.

Andrea dice: “Mi ha colpito un signore che condivideva il nostro pensiero per l’attenzione alla disabilità e su come la nostra città non sia un posto per disabili, mentre mi ha amareggiato il ragazzo intervistato che cercava la popolarità pensando che fosse un intervista per la TV, invece di essere interessato all’argomento”.

Jolanta racconta che : “ le persone anziane da lei intervistate, avevano più voglia di parlare di sé e delle loro storie che parlare dell’argomento con lei. Mentre altri rispondevano che non si sentivano pronti ad aiutare una persona disabile”.

Vanessa e Valentina raccontano che: “all’inizio erano agitate perché non sapevano cosa avrebbero risposto le persone intervistate, poi terminato l’imbarazzo iniziale, hanno iniziato a sciogliersi e a sentirsi coinvolte nel fermare la gente. Le hanno colpite l’indifferenza delle persone e il non sentirsi ascoltate, perché la gente non aveva interesse a fermarsi e a parlare”.

Terminato il progetto, i ragazzi si sono resi conto di quanto sia realmente difficile per un disabile vivere in una città, dove le barriere non sono solo architettoniche ma spesso mentali.





Cittadini... dove sieteee?










Ci racconti il suo pensiero...





Ops... strada interrotta!














Ogni lungo viaggio
inizia sempre con un piccolo...
... giro di ruota!!!!




a cura di ......
Piccoli cronisti...
crescono!




A prestissimooooooo!!!!!!!!



Tratto dal WEB




Editoriale Numero TRE

pubblicato su LiberaLaMentepress
Numero TRE - Giugno 2017


a cura di  Giuseppe D’Acquisto


ll periodo più favorevole per trarre un bilancio su ciò che si è fatto durante l'anno è l'estate che arriva, stagione di riflessione per definizione perché porta ad un naturale rallentamento delle attività.
Comunicare con chiarezza quando parliamo e quando scriviamo migliora indubbiamente la qualità della vita nostra ed altrui, e poiché la comunicazione non è soltanto in uscita ma anche in entrata, saper comunicare serve soprattutto ad interpretare meglio i messaggi che ci arrivano dagli altri.
Proprio per questo il giornalino che state sfogliando è stato pensato per tutti, perché a tutti nella società della conoscenza che caratterizza il nostro tempo, capita di dover trasmettere informazioni e messaggi, parlando o scrivendo.
Poche parole per ringraziare tutti coloro che con caparbietà non si sono arresi di fronte alle difficoltà, di chi in silenzio porta sulle spalle il peso delle proprie responsabilità infondendo coraggio a chi ne ha bisogno, di chi lavora pensando al bene di chi gli viaggia accanto e di chi sa pensare al futuro pur avendo la morte nel cuore.
Tutto ciò che siamo e vorremo diventare, lo dobbiamo a Voi, colleghi, studenti, amici, meravigliosi compagni di viaggio e proprio per questo ci auguriamo che
LiberaLaMentepress, il Nostro giornalino di Istituto,  "possa permetterci di andare oltre l’apparenza, possa incoraggiarci ad abbandonare il nostro giardino e le comode strade già percorse, perché proprio come Jamir, andando incontro all'ignoto e mettendo in discussione tutte le  nostre certezze, si potrà scoprire (forse) alla fine, di avere già tutto. Perché quello che conta è sempre cercare di capire ed avere il coraggio di farsi capire" (DLP).

Ad meliora et maiora, semper!



La Perdita delle Certezze

La Perdita Delle Certezze


 pubblicato su LiberaLaMentepress
Numero TRE - Giugno 2017



a cura di Federica Costa  V F  - AFM




 I giovani, al giorno d’oggi, sono costantemente privi di certezze, alla continua ricerca di un punto di riferimento e un obiettivo raggiungibile. 
Ma da cosa deriva questa mancanza di certezze?
Due insegnanti del plesso Libero Grassi sono partite da questa domanda per portare avanti la loro co-docenza.
Unendo la loro conoscenza sulle materie in cui sono specializzate, ovvero italiano e matematica, hanno mostrato ai loro alunni come nel corso degli anni sempre più certezze siano state messe in discussione, contestate fino a sparire inesorabilmente.
Le ore di lezione sono diventate ore di riflessione, portate all’approfondimento della filosofia, allo studio di sociologi contemporanei e allo sviluppo di una mente critica.
L’unione di queste due materie apparentemente prive di connessioni ci hanno svelato le somiglianze tra ambiti di conoscenze umanistica e scientifica e hanno risolto molti dubbi sugli eterni “perché” dell’uomo, che da sempre cerca una risposta definitiva alla quale non è mai approdato.
Ma in fondo, nella realtà dei fatti, una risposta inconfutabile ed univoca non esiste, pertanto è meglio approcciarsi alla conoscenza con un atteggiamento di curiosità e di dubbio; questa è la vera chiave di volta per percorrere con i giusti mezzi la strada che porta alla vera epistemologia. 




Editoriale Numero DUE

pubblicato su LiberaLaMentepress
Numero DUE - Maggio2017


a cura di Vittoria Sicurella


"Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco” 
(Confucio).

Questa frase riassume quello che per i docenti è diventato un credo irrinunciabile, la didattica laboratoriale
E proprio di attività di laboratorio si parlerà in questo numero.
La manifestazione “Esperienza Insegna” svoltasi nel mese di Febbraio presso L’Università degli Studi di Palermo, ha coinvolto numerosi allievi, che si sono messi in gioco affrontando un tema che pur trattando delle modificazioni antropiche sull’ambiente, è stato spesso trascurato: l’acidificazione degli oceani. 
Ma ciò di cui voglio parlarvi è l’importanza che riveste questa volontà di scoprire e di sperimentare che gli studenti mostrano tutte le volte che si trovano coinvolti in esperienze pratiche che li mettono con “le mani in pasta”.
L’esperienza è madre di vita” quante volte abbiamo sentito questa frase, apparentemente retorica e scontata, ma recante un profondo insegnamento. 
La nostra è l’epoca delle informazioni veicolate a migliaia senza alcun controllo; incredibili falsità riempiono i dibattiti televisivi, le pagine dei giornali, e soprattutto il web. Ognuno di noi confida nella propria capacità di riconoscere le bufale e di riuscire a non farsi fregare, ma in realtà non è così semplice. 
A volte, inconsapevolmente, selezioniamo notizie e commenti con i quali concordiamo a priori, poiché desideriamo avere conferme sulle nostre opinioni. 
Tante informazioni vengono divulgate e acquisiscono enormi consensi. 
Allora la sperimentazione e l’approccio scientifico sono indispensabili affinché si sviluppi quello spirito critico, in particolare nei ragazzi, che li porti a non escludere, quando in un prossimo futuro saranno genitori, i propri figli dalle vaccinazioni, oppure li porti a riconoscere nel packaging dei cibi dei Fast Food un pericolo o ancora della importanza della Cannabis terapeutica, ma della pericolosità di quella usata negli spinelli. 
E allora cari ragazzi ancora una volta rileggiamo la nostra Costituzione che nell’articolo 9 recita così: 
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica” .
La scienza opera attraverso il metodo scientifico, e non ha problemi a considerare falsa una ipotesi. La sperimentazione non prevede differenze di genere, di religione, di abitudini sessuali o idee politiche.