Scienza e non solo...

ANCORA SUI RIFIUTI ...parliamo di RAEE



pubblicato su LiberaLaMentepress
Numero UNO - Maggio2017


a cura di Vittoria Sicurella


Ammettiamolo, i nostri cassetti negli anni sono diventati un ricettacolo di apparecchi elettronici in disuso: cellulari, tablet, ma anche vecchi tostapane, asciugacapelli giacciono abbandonati. Sono tutti apparecchi da smaltire che stando ad una ricerca della Doxa arrivano a 200 milioni.
Questo tipo di rifiuto prende il nome di Raee, secondo un  ormai diffuso acronimo, e rappresenta un vero e proprio tesoro, metalli, plastica, silicati. E più è sofisticata la tecnologia, più sono ricchi di materiali rari e preziosi.
Riciclare correttamente i rifiuti elettronici consente di estrarre materie prime  importanti e di evitare il rilascio nell’ambiente sostanze inquinanti. Pochi sanno che a Luglio è entrato in vigore il decreto “Uno contro Zero”, cioè è possibile consegnare l’apparecchio fuori uso in negozio, senza effettuare alcun acquisto, neanche quello di un prodotto analogo. E’ doveroso precisare che ciò vale solo per gli apparecchi di una misura che non deve superare i 25 centimetri, sul lato più lungo del prodotto. Dimensione in cui rientrano comunque cellulari, tablet, telecomandi, asciugacapelli, videogiochi, tostapane caricabatterie,ecc..
La legge precisa anche che i negozi obbligati al ritiro gratuito sono solo i più grandi, cioè quelli con una superficie espositiva per questo tipo di apparecchi superiore a 400 metri quadrati. In pratica gli store di grandi catene specializzate e gli ipermercati con un grande reparto di tecnologia. Ma da una inchiesta realizzata dalla rivista “Altroconsumo”, effettuata su 55 punti vendita distribuiti nelle città di: Milano, Torino, Firenze, Roma, Napoli e Palermo, solo 28 su 55 hanno dato la disponibilità al ritiro gratuito e la catena che più si è distinta in positivo è stata MediaWorld. E quindi ancora una volta devono essere i cittadini a dimostrare una sensibilità ecologica, costretti a fare a volte chilometri per conferire il rifiuto nelle isole ecologiche.
E allora? Non bisogna mollare, smaltire correttamente oggi vuol dire  avere a disposizione preziosi ritorni domani.
(fonte Altroconsumo)

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